10.3.24

Salvatore Vaiana, LA COMMEMORAZIONE DI NICOLA ALONGI

Il corteo, il convegno, i commenti 

Prizzi, 29 febbraio 2024


Alla nobile figura,

limpida moralmente, 

coerente nei valori e negli ideali,

coraggiosa fino all’estremo sacrificio della vita,

di Cola Alongi




A quattro anni dalla mancata commemorazione, causata dalle misure restrittive governative dovute alla diffusione del covid, del centenario della morte di Nicola Alongi, il padre di Prizzi contadina assassinato il 29 febbraio 1920 su mandato della mafia agraria in combutta con l’alto potere politico liberale del tempo, il Comune di Prizzi, la Cgil di Palermo e la Camera del Lavoro di Prizzi hanno voluto organizzare il 29 febbraio di questo bisestile 2024 una commemorazione che rimediasse a quella mancanza.

Il Comune è stato rappresentato dalla sua massima carica istituzionale: il sindaco Antonella Comparetto, sensibile, anche come docente, alle tematiche della mafia e della mafiosità.

Il sindacato vi è stato attivamente presente con autorevoli rappresentanti provinciali, di zona e locali: Dino Paternostro, responsabile del Dipartimento Archivio e Memoria storica della Cgil di Palermo, Salvatore Sparacio, dirigente dell’Ufficio legale della CGIL di Palermo, Caterina Pollichino, segretaria della Camera del Lavoro “Placido Rizzotto” di Corleone, Nicola Corrado, rappresentante della Camera del Lavoro di Palazzo Adriano, e Gaetano Canzoneri, segretario della Camera del Lavoro di Prizzi.

A rappresentare simbolicamente il socialismo di Alongi e la cultura antimafia è stata la docente di lettere in pensione Anna Pecoraro, nel 1997 promotrice in qualità di assessore alla Pubblica Istruzione della pubblicazione libro del prof. Giuseppe Carlo Marino Vita politica e martirio di Nicola Alongi contadino socialista.

Le scuole prizzesi partecipanti con loro rappresentanze di studenti e docenti sono state l’I.I.S.S. e l’Istituto Comprensivo.


LA COMMEMORAZIONE


Il corteo 


La mattina, alle ore 9:00 le delegazioni dell’Amministrazione comunale, della Cgil, degli studenti e dei docenti, di alcuni discendenti di Alongi (Maria Gristina, Nicola Pecoraro e la sorella Tommasa con la figlia Ninfa Vallone, Santo Migliaccio), e un gruppo di comuni cittadini si sono concentrati simbolicamente davanti l’attuale sede della Cgil che si trova a pochi metri della casa in cui un tempo aveva sede la gloriosa Camera del Lavoro fondata nel secondo dopoguerra e animata dal socialista Gaetano dettoTano Canzoneri, suo primo e per sempre segretario, e da due combattivi comunisti: i fratelli Antonino e Giuseppe Leone.

I presenti hanno dato vita a un corteo con in testa il sindaco con fascia tricolore e le rappresentanze sindacali, seguiti dai partecipanti, alcuni dei quali sventolavano le bandiere rosse della Cgil, altri sorreggevano la corona di fiori della Camera del Lavoro di Prizzi, altri ancora i cartelloni preparati dai giovani studenti. Il corteo ha sfilato e animato il Corso Umberto I sostando simbolicamente davanti la sede del Comune di Prizzi di cui Alongi fu consigliere comunale in rappresentanza del suo popolo di contadini e di artigiani. 

Queste le parole che Anna Pecoraro scrisse alcune ore dopo sui social e che verosimilmente sentì dentro di sé davanti quella sede, parole cariche del suo sanguinante risentimento verso i foschi ma visibili poteri locali di tempi relativamente più recenti:

 

«Comune di Prizzi, dove Nicolò Alongi, nella qualità di Consigliere Comunale Socialista ha condotto le sue lotte contro i politici mafiosi che detenevano non solo il potere politico, ma anche quello economico e sociale del paese.»


Poi il corteo ha proseguito fin sotto la lapide commemorativa posta nel luogo dell’uccisione di Alongi, con la deposizione della corona dei garofani rossi del Socialismo, le parole del Primo cittadino, l’ascolto di un inno caro ad Alongi e ai suoi viddani: l’ "Inno dei Lavoratori", e un minuto di silenzio alla memoria.

Infine, i manifestanti si sono avviati verso la sede dell’I.I.SS. di via Aviatore G. De Marco per dar vita alla seconda parte della commemorazione.

 

Il convegno

 

All’arrivo delle rappresentanze comunali, sindacali e scolastiche, l’aula magna dell’Istituto era già gremita di studenti.

Hanno aperto i lavori portando i saluti istituzionali il Dirigente scolastico dell’I.I.S.S. di Prizzi Giovanna Lascari, il sindaco Comparetto, il Dirigente scolastico dell’I.C. di Prizzi Matteo Croce. 

Ha moderato il dibattito il prof. Giuseppe Castelli, docente dell’I.I.S.S. e assessore alla Legalità del Comune di Prizzi. 

Maura Tuzzolino, autrice della tesi di laurea (relatore G. C. Marino) Nicolò Alongi martire del movimento contadino, ha aperto la serie degli interventi previsti.

Sono poi intervenuti Dino Paternostro, Salvatore Sparacio e Anna Pecoraro. 

La Prof. Rosa Faragi, sempre in prima linea sul fronte dell’educazione antimafia e alla legalità, ha dato un contributo straordinario alla commemorazione guidando gli alunni nella presentazione delle apprezzate realizzazioni didattiche per Nicola Alongi, di cui rimane testimonianza in numerose foto pubblicate su Internet e in parte riportate in questo post.

In un cartellone, singolare per la sua efficacia comunicativa, gli alunni della classe 2T dell’I.I.S.S., dopo aver presentato con incisiva essenzialità la vita, il pensiero e l’opera di Alongi, riportano un presagio del candidato al martirio:

 

«So che si congiura contro di me, che si vuole attentare alla mia vita. Non so se domani potrò tornare ad abbracciarvi, ma sono sicuro che altri sorgerà a sventolare la bandiera che mi si vuole strappare di mano.»

 

Gli alunni concludono il manifesto con una dichiarazione che per la sua verità e chiarezza non abbisogna di altro se non del monito ai lettori di farne proprio il messaggio:

 

«Un popolo che non ha storia, o ancor peggio, che ha perso la memoria delle proprie origini, delle proprie tradizioni e della propria cultura, è un popolo che non avrà futuro.

Noi siamo la storia.»

 

Sì, alunni a me sempre cari, la storia siete voi. Non lasciate che ve la sottraggano!

 

L’ECO DELLA COMMEMORAZIONE SU INTERNET

 

Terminato in tarda mattinata il convegno, l’entusiasmo della manifestazione si è poi trasferito su Internet con animati post su siti e blog personalidi associazioni e di istituzioni (“Città Nuove”, “Gruppo Laico di Ricerca”, “Perlasicilia”, “Storia e Didattica”, siti del Comune di Prizzi e della Cgil di Palermo e Corleone) e specialmente sui profili del social Facebook.

Sul sito “Città Nuove” è stato pubblicato un post, da tanti condiviso sui propri profili, sull’accurata attività didattica di una scuola primaria di Palermo, intitolala a Nicola Alongi, del Circolo Didattica Statale "Emilio Salgari".

In tanti profili personali e istituzionali di Facebook sono state pubblicate foto e video sul corteo e sul convegno. Tante le testimonianze scritte sui profili personali - purtroppo disperse nell’immenso e fagocitante social - che hanno dato seguito a commenti sulla figura di Alongi, sul significato della manifestazione e sul valore del ricordo, della memoria e della storia. L’ampia risonanza di questo dibattito social è anche attestata da centinaia di “mi piace” e visualizzazioni sui diversi profili social. 

Molto apprezzato e condiviso in alcuni profili il post del prof. Pippo Furnari di Lercara Friddi, presente al convegno della mattina, il quale ha così sintetizzato lo spirito antimafia che ha pervaso la commemorazione: 

 

«Bellissima pagina di lotta alla mafia scritta dall'I.I.S.S. della sede di Prizzi. Tutti i relatori […] hanno ricordato Nicolò Alongi, dirigente del movimento contadino prizzese dai Fasci siciliani al biennio rosso, contadino autodidatta, assassinato dalla feroce mafia del suo paese il 29 febbraio del 1920. […] Hanno testimoniato che la sinergia fra le varie istituzioni del territorio è un argine alla diffusione della cultura mafiosa».

 

In questo fitto dibattito social sono intervenuti cittadini prizzesi, navigatori del web, sindacalisti, studiosi del movimento contadino, figure istituzionali locali e, particolarmente apprezzati, i familiari di Alongi.

 

La fulgida figura di Alongi nei diversi interventi 

 

Alcuni eredi del martire – nipoti e pronipoti, alcuni dei quali vivono a Prizzi e altri a Palermo, Torino e negli Stati Uniti – hanno dato il loro sentito contributo alla commemorazione sia in presenza che nel web.

Assai attivo è stato il pronipote Nicola Pecoraro, creatore di “Per non dimenticare Nicola Alongi”, gruppo pubblico che ha raccolto negli anni di presenza sul social parecchie decine di testimonianze, documenti e commenti, e ospitato le manifestazioni commemorative fino a questa del 2024.

Nel suo intervento al corteo Nicola ha evidenziato che il libro di Marino è introvabile (il sindaco si è mostrata disponibile a colmare la lacuna affermando: «Sì, possiamo fare la ristampa») e ha fatto presente che i familiari sia quelli che si trovano in America e la maggior parte che si trova a Torino, se invitati per tempo, partecipano sentitamente e attivamente alle iniziative commemorative o di studio.

Poi su Facebook ha scritto parole di apprezzamento sugli alunni della scuola media “Alongi” che hanno commemorato il suo bisnonno: «Bravissimi, in poche righe hanno sintetizzato la vita, e la storia di Nicolò Alongi. Sarebbe stato bello essere presenti. Urge provvedere a contattarli per poter fare altre iniziative insieme.»

Sharina Alongi, abitante negli Usa, ha pubblicato sul suo profilo Facebook un post con 20 foto della commemorazione e questa essenziale didascalia: «In memory of my grandfather, Nicolo Alongi. A day of celebration and remembrance in Prizzi». (Toccante, in occasione di una precedente celebrazione, è stato un post della figlia Laura Elizabeth, pronipote di Alongi, pubblicato su “Per non dimenticare Nicola Alongi”). 

Giorgio Gristina, abitante in Piemonte, è stato presente su Facebook con diversi interventi fra cui la richiesta di una diretta social sulla commemorazione. Carico di pathos questo ringraziamento iniziale per la preparazione della commemorazione:

 

«Ringrazio anticipatamente tutti per portare avanti questi ricordi, trasmettendoli alla popolazione di tutte l'età, che con la propria vita hanno combattuto lo schiavismo nella ricerca della libertà! Facciamo Tesoro di tutto ciò, perché se non apriamo bene gli occhi questi Valori, c'è chi ha il Potere per distruggere, tornando indietro a 100 anni fa. Ciao Nonno Grazie 

 

Oltre ai familiari, sulla nobile figura di Nicola Alongi si sono espresse persone che lo hanno amato e ne hanno studiato la vita e l’azione. 

Quella di Alongi, ha scritto il suo biografo Giuseppe Carlo Marino, è una «esemplare storia». È la storia di «un grande socialista, un autentico rivoluzionario» per Pietro Milazzo, un compaesano che lo porta nel cuore fin dalla giovanile militanza socialista; la storia di un «contadino di Prizzi che più d'ogni altro aveva capito l'importanza dell'alleanza tra la classe operaia e i lavoratori della terra» per Giuseppe Oddo, autore di una monumentale e prestigiosa opera sulla storia del movimento contadino siciliano che tante intense pagine dedica a Prizzi e a Nicola Alongi.

Altri hanno messo in rilievo la figura di Alongi affiancandola a quella di due altri combattenti del suo tempo: il palermitano Orcel e il sindacalista rivoluzionario e poeta Vito Mercadante di Prizzi:

 

«Alongi, insieme a Giovanni Orcel, leader degli operai metallurgici di Palermo, elaborarono e praticarono in concreto, prima ancora di Gramsci, la teoria dell’unità della classe operaia e dei contadini da contrapporre al padronato agrario ed industriale» (Dino Paternostro e Mario Ridulfo).

 

«[Alongi e Mercadante sono degli] eroi per noi prizzesi. Mercadante in Focu di Muncibbeddu descrive il mondo contadino di allora, con un amore verso la giustizia sociale indescrivibile. Uno intellettuale organico, l'altro contadino autodidatta, lottatore infaticabile di giustizia sociale» (Rosa Faragi).

 

Il culto della memoria 

 

È una personalità prestigiosa quella di Nicola Alongi, espressione dell’anima fondamentalmente contadina del popolo prizzese, che è consegnata alla storia per i suoi imperituri meriti. Una personalità di cui coltivare con costanza e difendere strenuamente la memoria, come ci esortano gli alunni della prof.ssa Faragi, specialmente in questo nostro tempo manipolato che tende a negare la storia costringendoci a vivere in un presente che non progetta un futuro migliore, specialmente di riscatto sociale e pace mondiale (su questa attuale tematica consigliamo l’acuto saggio Contro l’inverno della memoria (e della storia) di G. C. Marino, 2019).

Sebastiano Canzoneri, esponente autorevole del sindacato degli artigiani siciliani e magna pars della storia politica, sindacale, amministrativa e culturale della sinistra prizzese dagli anni sessanta agli anni ottanta, ha scritto che è una «bellissima manifestazione ricordare i nostri». Sul valore della memoria per la generazione presente e per quelle future altri hanno scritto pensieri forti: «In quest'era di arroganti e smemorati custodiamo il fuoco vivo della memoria delle più belle bandiere della libertà e del riscatto sociale. Avanti così, compagni» (Giuseppe Oddo); «È una memoria da coltivare con cura perché ancora fonte di ispirazione soprattutto per le nuove generazioni» (Giuseppe Lumia); «Eterna sia la sua memoria!» (Nicolò Graffagnini). 

 

Per una memoria attiva

 

Completiamo questo resoconto commemorativo facendo nostra la proposta, avanzata caldamente da Nicola Pecoraro all’Amministrazione comunale, di ristampa del libro del prof. Marino o una sua riedizione alla luce di ulteriori ricerche.

Raccogliamo, inoltre, il suggerimento di Rosa Faragi di percorrere nuove vie espressive per coltivare la memoria come il cinema, dopo quella meritevole del fumetto realizzata con testi di Dino Paternostro e disegni di Bacile che dedica delle pagine ad Alongi e Rumore

Chiudiamo, infine, il nostro contributo a questa speciale commemorazione riportando all’attenzione del lettore due diversi e significativi messaggi, raccolti ancora su Facebook, su cui riflettere per agire: il primo è della giovane prizzese Rossana Geraci, la quale si augura che i giovani possano far germogliare i semi degli ideali e della lotta lasciati in eredità dai rivoluzionari di ieri; il secondo della Cgil di Palermo, che invita opportunamente alla lotta per la democrazia e il lavoro:

 

«[Quelle di Alongi e Mercadante sono] due figure che hanno certamente segnato un’epoca. E, forse - si spera - hanno anche consegnato qualche seme alle generazioni dopo di loro!»

 

«Costruire un vasto fronte unitario e democratico per impedire che i rigurgiti neofascisti ricaccino indietro l’Italia. [La celebrazione] è stata l’occasione per rilanciare le lotte per il lavoro e lo sviluppo in un’area interna come quella del corleonese». 

 

Canicattì, 10 marzo 2024

Salvatore Vaiana

 

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TESTIMONIANZE FOTOGRAFICHE

 

Il corteo


Il concentramento davanti la sede della Camera del Lavoro di Prizzi

Un gruppo rappresentativo di partecipanti al corteo con il quadro di Nicola Alongi: autorità, familiari, studenti, docenti, cittadini

Il corteo sfila lungo il Corso Umberto I

Il corteo si ferma simbolicamente davanti la sede centrale del Comune

L'arrivo del corteo sul luogo dell'uccisione di Nicola Alongi

Il minuto di laico raccoglimento davanti la lapide di Nicola Alongi

Il momento dell'applauso alla memoria vivente di Nicola Alongi

L'intervento del Primo cittadino in memoria di Nicola Alongi

Il convegno

I saluti del Dirigente scolastico dell'I.I.S.S.

I saluti del Sindaco

I saluti del Dirigente scolastico dell'I.C.

L'intervento di Maura Tuzzolino

L'intervento di Dino Paternostro

L'intervento di Anna Pecoraro

L'intervento di Salvatore Sparacio

La docente Rosa Faragi presenta al pubblico il "Progetto legalità"

Gli alunni presentano l'attività svolta

Intervento di un'alunna

Intervento di un alunno

Il cartellone didattico e il quadro di Alongi

Una proiezione video sulla commemorazione

Il pubblico di studenti, autorità e comuni cittadini

Il pubblico di studenti, autorità e comuni cittadini

Testimonianza dell'iniziativa didattica 
della Scuola primaria "Nicola Alongi" di Palermo



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