20.6.12

SALVATORE VAIANA, Gaetano Canzoneri, sindacalista prizzese

TESTIMONIANZE SU GAETANO CANZONERI
storico dirigente della Camera del Lavoro di Prizzi
raccolte da Salvatore Vaiana










Riporto di seguito l'intervento di Gaetano (detto Tanu) Canzoneri al primo Congresso della Federazione Provinciale Comunista di Palermo svoltosi a Palermo il 10-11-12 febbraio 1945:
«Porto il saluto dei compagni di Prizzi. La nostra sezione, seguendo l'esempio e l'insegnamento del grande martire Alongi, vittima di mano assassina, organizzativamente va molto bene.
Abbiamo più di 300 iscritti, quasi tutti contadini ed operai, che hanno una coscienza veramente comunista, e il numero degli iscritti aumenterebbe se non fosse per la paura dei grossi proprietari, i quali non concedono nulla a chi è nelle file del nostro Partito.
Le leggi emanate dal compagno Ministro Gullo sono state ostacolate in ogni modo, come ad esempio la legge del premio di L. 500 a quintale di grano ammassato, che va a beneficio di colui che lavoro la terra. I latifondisti locali hanno avuto la tracotanza di volere invertire la situazione, minacciando il povero contadino di strappargli la terra - sia in affitto che a mezzadria - violando la legge sulla proroga sugli affitti e sulla mezzadria.
Noi abbiamo cercato di far tutto per l'applicazione di queste leggi, ma non abbiamo ottenuto un risultato ancora soddisfacente.
Il contadino di Prizzi si trova sempre fra gli artigli dei grossi proprietari di terra, che sfruttano incessantemente il lavoro di chi non conosce riposo.
A nome di questa sezione chiedo che il Partito ci illumini sul lavoro che dobbiamo svolgere quotidianamente».
Ecco il nostro dirigente sindacale nel ricordo di un'altra storica figura della sinistra prizzese, Giuseppe Leone, segretario politico della sezione del Pci e consigliere comunale di Prizzi:
«La sezione del Partito Comunista Italiano venne aperta subito dopo il referendum del 2 giugno 1946. Oltre ad Antonino Leone, tra i fondatori c'erano Gaetano Canzoneri, Luigi D'Angelo, Ignazio Campagna ed altri contadini.»
Lo ricorda nitidamente anche Concetta Mezzasalma, dirigente sindacale e organizzatrice delle occupazioni delle terre assieme a Pio La Torre nell'area del corleonese negli anni del secondo dopoguerra:
«Prizzi è un grosso paese prevalentemente contadino, situato sopra un cocuzzolo di montagna. Aveva un'antica tradizione di lotta. [...]. Incominciai ad andare settimanalmente in sezione e alla Camera del Lavoro. [...] Venne fuori la parola d'ordine che presto si diffuse in paese: si va alle terre. [...] Io con alcuni compagni vado a chiamare il segretario della Camera del Lavoro, visto che ancora non era venuto, e con mia grande sorpresa lo trovai con la testa e il braccio fasciato. Mi disse: Non posso venire perchè scendendo le scale stamane sono inciampato e cadendo mi son fatto male. [...] "Niente paura compagni, [esclamò l'intrepida Mezzasalma] si va al feudo come stabilito, andiamo, la nostra forza è grande, noi siamo tanti, andiamo"».
Alla sua morte la rivista della CGIL di Palermo ne ricordò così il percorso sindacale:



TESTIMONIANZA DI ANNA PECORARO

«Caro Tano,
grande compagno, oggi per te il mio commosso pensiero e i tanti bellissimi ricordi di una significativa militanza politica vissuta insieme nel grande Partito socialista. Tu rimani nella memoria collettiva dei lavoratori un infaticabile sindacalista, animatore delle lotte contadine e degli scioperi operai, organizzatore di iniziative e manifestazioni di solidarietà verso i compagni e i cittadini più deboli. A te debbo l’incoraggiamento per la mia prima candidatura al Comune di Prizzi e per la mia militanza politica che è e resterà “sempre di sinistra”. Ciao, Anna Pecoraro» (da Facebook,16 marzo 2010).

TESTIMONIANZA DI ROSA FARAGI
«E' sua la famosa frase detta a Filaga in occasione di un comizio disertato dalla maggior parte della popolazione:"Beduini uscite dalle case"a significare come la popolazione avesse paura di reclamare i propri diritti. Il sindacalista Gaetano Canzoneri era "U zu Tanu" per tutti noi piccolissimi. Era molto amico di mio nonno Paolo Passantino, reduce di guerra e socialista convinto» (da Facebook, 15 marzo 2010).
TESTIMONIANZA DI SEBASTIANO CANZONERI

«Un grande dirigente, uno del popolo, un socialista unitario» (da Facebook, 15 marzo 2010).




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