Questa mattina, davanti alla
Prefettura di Caltanissetta parecchie delegazioni di docenti di diverse città
siciliane si sono date appuntamento per manifestare la loro ferma opposizione
ai micidiali attacchi del Governo Monti contro la scuola statale e i suoi lavoratori.
Alla manifestazione era presente
anche una rappresentanza di docenti dell’Istituto Tecnico “Galilei” di
Canicattì. Lo scorso 29 ottobre gli insegnanti e il personale ATA del “Galilei” e
della sede associata di Naro, su iniziativa delle loro RSU, si sono riuniti in
assemblea per dire «basta con il massacro della scuola pubblica!» e in un
comunicato stampa hanno proclamato «lo stato di agitazione sindacale che culminerà
con l’adesione allo sciopero nazionale del 24 novembre» e deciso «di mettere in
atto da subito azioni di protesta nonché ricorsi giudiziali al fine di
salvaguardare la propria dignità professionale e di contrastare il disegno di
annientare la scuola statale». Avendo espresso i docenti dei Licei di Canicattì
analoghe posizioni in un loro documento, alcuni colleghi hanno inoltre proposto
di dare vita a un coordinamento cittadino di tutte le scuole canicattinesi.
Alle ore 10.00 c’è stato
l’incontro dei rappresentanti dei docenti siciliani con il Prefetto nisseno, al
quale è stato consegnato un documento contenente i seguenti tredici punti:
1. No all’aumento dell’orario docenti a 24 ore (nonostante
tutte le dichiarazioni).
2. La cancellazione del “Concorso truffa”.
3. Assunzioni immediate su posti vacanti e disponibili.
4. Il ritiro immediato della P.D.L. 953 (ex legge Aprea.
5. Lo stop al finanziamento delle scuole private a danno
della scuola pubblica.
6.
Il riconoscimento del diritto alle ferie non godute per
i precari.
7. La cancellazione delle norme sulla riconversione dei
docenti soprannumerari nel sostegno.
8. Il ridimensionamento del numero alunni per classe (no
alle “Classi Pollaio”).
9. Il riconoscimento delle spettanze contrattuali dovute e
il rinnovo del contratto.
10. La
cancellazione delle norme sulle detrazioni economiche applicate al giorno di
malattia.
11. Un
serio programma di aggiornamento in servizio del personale.
12. Adeguamento
dello stipendio alla media europea.
13. Il
riconoscimento degli scatti di anzianità bloccati.
Dopo un sintetico resoconto
dell’incontro ai docenti, un animato e composto corteo ha sfilato per
raggiungere la piazza davanti la Cattedrale.
Qui ci sono stati diversi
interventi al megafono di insegnanti, mentre alcuni colleghi e colleghe, seduti
attorno alla fontana, hanno iniziato la correzione di elaborati e altri
prodotti degli alunni a dimostrazione del notevole carico di lavoro didattico extrascolastico.
Si è discusso, fra l’altro, delle
prossime scadenze di lotta, gli scioperi del 14 e 24 novembre prossimi, optando
per una adesione massiccia allo Sciopero Generale Nazionale di 4 ore del 14
novembre «per il Lavoro e la Solidarietà» e per dire «No all’Austerità»,
sciopero sostenuto dai sindacati europei. Per i lavoratori della scuola della
provincia di Agrigento l’appuntamento è alle ore 9.30 davanti la Prefettura di
Agrigento. Per gli aspetti organizzativi i lavoratori di Canicattì possono fare
riferimento alla Camera del Lavoro locale e alla sua segretaria, la collega
Anna Tascarella.
La manifestazione si è conclusa
alle 12.30 circa.
Canicattì, 11 novembre 2012
La manifestazione
Il concentramento delle delegazioni dei docenti siciliani davanti la Prefettura di Caltanissetta |
I docenti della delegazione di Canicattì |
La testa del corteo |
Uno scorcio del corteo |
Lo striscione dei docenti di sostegno |
La confluenza del corteo in Piazza |
1° intervento |
2° intervento |
3° intervento |
4° intervento |
La correzione dei compiti |
I cartelloni e gli striscioni |
Le forze dell'ordine ai margini della Piazza |
La maglietta di un docente del "Coordinamento Comitati Scuola" di Catania |
Video - 1° intervento
Video - La correzione di compiti
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