Sabato 6 Maggio 2017, per il ciclo di incontri con l’autore, organizzato dalla Biblioteca dell’Istituto Galilei, diretta dal nostro prof. Salvatore Vaiana, ospite d’onore è stato l’assessore comunale alla cultura di Canicattì Enzo Di Natali, autore del libretto “Ti racconto qualcosa sulla mafia”. L’iniziativa è stata moderata magistralmente dall’avv. Giovanni Tesè, docente di diritto del Galilei, che ha ricordato come la nostra istituzione sia componente della rete scuole associate #Unesco, impegnata tra le altre cose, sul fronte della diffusione della cultura della legalità nel territorio e sull’educazione dei giovani alla convivenza pacifica nel quotidiano, alla libertà, al rispetto e alla dignità della persona umana, alla giustizia, alla sicurezza e alla promozione culturale.
“Siamo consapevoli – ha ribadito l’avv. Tesè - che la cultura è il volano dello sviluppo e della crescita economica e sociale, di come dalla buona cultura deriveranno sicuramente buon governo e buone amministrazioni e che la violenza sia figlia dell’ignoranza”
Tra gli ospiti presenti don Salvatore Falzone, cappellano militare dei CC per la Sicilia, Salvatore Cardinale, Presidente Emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta, Mario Amengoni, Capitano dei Carabinieri.
A fare gli onori di casa come sempre il nostro Dirigente scolastico, Vincenzo Fontana che ha introdotto l’argomento del giorno parlando della mafia e della sua attualità e necessità di parlarne ancora oggi, perché al di là degli stereotipi esistenti attorno al problema, in una società in cui mancano le proposte e le prospettive, Cosa Nostra potrebbe costituire un facile miraggio per i giovani senza speranza. Si ripresenta dunque, il bisogno di offrire alternative serie ai giovani, impegnandosi in prima linea, come il nostro Istituto fa, nella costruzione di modelli validi, di lavori alternativi; “non a caso i nostri ragazzi – ha ribadito Fontana - guidati dai docenti, sono stati artefici di una validissima sturt-up, dimostrando di aver compreso cosa significhi essere proprietari delle condizioni del proprio lavoro”. La parola è passata a Don Salvatore Falzone il quale ha ricordato le sue esperienze giovanili, quando dal Giudice Livatino, con grande tenerezza e umanità, fu inviato come poliziotto all’Ucciardone, nel momento in cui era appena iniziato il Maxi –processo e quando dovette constatare, le condizioni disumane in cui i minorenni rinchiusi, versavano: “otto talora, in una cella da quattro, in cui il cattivo odore e la mancanza d’aria facevano da padroni”
Subito dopo il Presidente della Corte d’Appello di Palermo, Salvatore Cardinale, ha incentrato il suo intervento su una serie di “falsi miti” di cui la mafia s’è nutrita facendo proseliti, spesso tra i più giovani, dalla Mafia più forte e presente dello Stato, negli anni terribili di mattanza umana, in cui cresceva la sensazione della irredentibilità della Sicilia e della sua impossibilità di rialzarsi o della presenza di un Codice d’Onore tra i suoi associati che li rendeva inavvicinabili o del fatto che la stessa potesse assicurare un avvenire ai suoi associati o offrire un lavoro; falsi miti che ne hanno alimentato l’aura di consensi, ma che dai tempi di Pio La Torre e di molti altri dopo di lui, sono stati smascherati a poco a poco anche a prezzo della propria esistenza.
Come da programma, la mattinata è stata chiusa dall'analisi del libretto di Di Natali, opera dalla scrittura semplice e volutamente diretta, a cui la Biblioteca ha intitolato l’incontro, dalla quale le studentesse Melissa Palumbo e Rosanna Cino hanno letto passi scelti: storia di una sua esperienza personale, basata sull'incontro/scontro, nel cammino della vita, di due ragazzi, che nella stesso quartiere giocano e condividono sogni e aspirazioni e che per uno strano caso del destino si rincontrano all'età di 25, 26 anni in un carcere, dove il protagonista prestava il servizio di volontario e l’amico di giochi era finito come detenuto. Lo sgomento iniziale dell’autore è motivo di un susseguirsi di riflessioni messe per iscritto nel racconto e ribadite a voce dall'Assessore Di Natali, dall'invito ai giovani presenti a non lasciarsi ingannare da facili ed effimere promesse di guadagno, all’esortazione agli stessi a trovare nell'impegno sociale e nella politica, un modo per canalizzare le loro energie e mettere a disposizione del prossimo le proprie attitudini.
La mattinata è stata come sempre allietata dalla band del Galilei, rappresentata questa volta da Antonio Lauricella e Carlo Vergottini che ci hanno offerto un repertorio di canzoni tra cui ha spiccato l’esecuzione del “ il Gatto e la Volpe” di Bennato.
Alessia Guccione
* Pubblicato sul profilo Facebook dell'II.SS. "Galilei" di Canicattì
Locandina |
Presentazione del Prof. Salvatore Vaiana |
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