21.1.19

LIBRIAMOCI 2018, Stefania Rinaldi all'II.SS. "Galilei" di Canicattì

Stefania Rinaldi
Come cenere a Vallaida
2018









Stefania Rinaldi

Nasce nel marzo del 1987. A Caltanissetta compie il proprio percorso di studi sino al conseguimento del diploma di maturità classica a indirizzo linguistico, per poi proseguire con l’esperienza universitaria presso la facoltà di Scienze dell’Amministrazione dell’ateneo catanese dove, con tesi in diritto penale su Donne di mafia, nel 2012, conseguirà laurea con lode. Impegnata per diversi anni nel sociale, si interessa in modo particolare all’universo femminile, all’interno del quale prenderanno vita le due protagoniste del suo primo romanzo Il complesso della vedova (2014). Come cenere a Vallaida è il suo ultimo romanzo, il primo pubblicato con Bonfirraro.

Come cenere a Vallaida

Quella di Paolo è una famiglia all’apparenza come tante altre: un padre premuroso, una madre amorevole, una figlia giovane e ambiziosa.
Questa visibile normalità rappresenta il frutto di anni di verità omesse su quella che è la vera storia di Paolo che, per amore di sua figlia Martina, ha da tempo deciso di chiudere con quel passato tanto doloroso che finiva con il mettere in discussione le origini stesse della loro famiglia.
Una famiglia messa a dura prova dall’improvvisa malattia della moglie, che condizionerà la vita di Paolo il quale, suo malgrado, dovrà adeguarsi e far fronte alla nuova situazione. Questo renderà necessario un tuffo nel passato che l’uomo compirà con sua figlia Martina, rivelandosi a essa senza più filtri. La giovane riscoprirà un padre profondamente diverso, un uomo che, pur mostrandosi sempre ottimista e forte, si mette a nudo senza timore di dover ammettere le sue paure e di dover lottare contro la malattia della moglie: l’Alzheimer.
Una storia fortemente dominata dai sentimenti e dalla teatralità, un rincorrersi di eventi che, quasi inconsapevolmente, andranno a dar vita alla più bella Opera mai portata in scena: quella di Paolo e Viola che, ironia della sorte, sembra essere stata partorita dall’abilità di un Giuseppe Verdi che, meglio di chiunque altro, riesce a portarla nei due più importanti teatri che hanno segnato la vita di Paolo.



Canicattì


Naro

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